Pio Rajna a Ernesto Monaci, 12 gennaio 1874

La tua cartolina mi ha messo i brividi. L’articoloPio Rajna, Contrastare, contastare, in Rivista di Filologia Romanza, 1874. è appena abbozzato e stenta a prendere una forma decente per pretendersi al pubblico. È una cosa da nulla, eppure mi fa tribolare. È vero che ho dovuto pensare a molte altre cose, parte per me, parte per questa o quell’amico: ma mai che la sorte m’avesse mandato uno di quei giorni felici in cui si fa molto con poca fatica!

Se anche senza le mie poche pagine hai materia che basti per i due fascicoli, non te ne curare più che tanto: saranno per un’altra volta. Ma io non lascerò di darmene pensiero quantunque sappia che è un affaraccio. Avevo pur tentato un altro lavoro; volevo dare una leggenda di S. Bernardo in dialetto veneziano, accompagnandola con illustrazioni. Se non che qui pur vedi che per superare le difficoltà c’era parecchio da fare, e soprattutto era necessario non avere fretta. Ciò che al momento non si vede, per quanto si faccia, dopo un certo tempo si presenta spesso da sé alla mente!

Grazie per le brighe che ti dai per l’Int.Dino Compagni, L’Intelligenza: Poema in nona rima, 1892.- Io sto bene, a dispetto di un freddo da Siberia. E tu come stai?