Edmund Stengel a Ernesto Monaci, 25 Dicembre 1875

Informazioni sul documento

Trascrizione: Maria Spadoni

Codifica: Francesca Romana Cacciatori

Data pubblicazione online: 11.5.2021

Riferimenti bibliografici: Maria Spadoni, Le lettere di Edmund Stengel a Ernesto Monaci (Lettere, cartoline e comunicazioni editoriali in italiano scritte da Edmund Stengel a Ernesto Monaci).

Collocazione: Archivio Monaci, Società Filologica Romana, presso il Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali, Sapienza, Università di Roma. Busta n. 24, fascicolo 1258, lettera...

Contenuto: Edmund Stengel a Ernesto Monaci, 25 Dicembre 1875

Mittente: Edmund Stengel
Luogo di invio: Marberg
Data di invio: 25.12.1975

Destinatario: Ernesto Monaci
Luogo di ricezione: ?
Data di ricezione: ?

Caro amico mio,

Ti riscrivo in italiano almeno questa volta, sperando che cosi ci intendiamo meglio. Creda bene che tutti i Tuoi svantaggi mi fanno molta pena, ma bisogna calmarti un poco e non esagerare troppo le conseguenze. Sono soltanto due settimane che il Tuo volume è pubblicato ed è soltanto per questo che puoi attirare l’attenzione del Tuo governo. Cio che hai fatto per la direzione Del giornale non si vede bene e benche ne hai inserito parechj articoli molto pregevoli per i specialisti, un volume cospicuo fa più d’effetto presso il pubblico. Nessuno fra i Romanisti nemmeno (cio che sull’ affare presente è il grave) il MussafiaAdolfo Mussafia (1835-1905) ha creduto che Tu aspiri ad una professura o qualche altro impiego. Il MussafiaAdolfo Mussafia (1835-1905) m’ha risposto alcuni giorni giorni fa, che è stato molto sorpreso da ciò che gli scrissi di Te, che ha creduto che tu sia millionario, che la tua salute sia troppo gracile per sopportare il clima di Graz, e che la Tua conoscenza del tedesco sia ancora insufficiente. Egli scrive che gli rincresce molto di non aver saputo nulla prima, che egli avea proposto il CanelloUgo Angelo Canello (1848-1883). Così si spiega chiaramente l’affare di Graz, che del resto non è ancora punto risoluta. Io non ho nessune relazioni à Graz per intervenire sia per te sia pel CanelloUgo Angelo Canello (1848-1883) al cui (come l’affare sta adesso) vorria bene che fose la catedra conferita.

Sono convinto che il MussafiaAdolfo Mussafia (1835-1905) adesso che è stato disilluso sulla Tua situazione farà tutto che può per Te quando gli si offrirà la prossima occasione. Bisogna che parli Tu col d’AnconaAlessandro D'Ancona (1835-1914) e BartoliAdolfo Bartoli (1833-1894) affinche facciano qualche cosa per te. E’ vero che adesso se vuoi una catedra italiana debbi rinunciare à Roma, ma non si può sempre avere tutto ciò che si spera. Tu sai che anch’io ho mancato la catedra della mia città nativa. Da noi cè un provverbio che chi vuol far fortuna nella carriera scientifica deve accettare ogni catedra se fosse anche in una città di Sibiria.

Il mio articolo sul canzoniere port.Ernesto Monaci, Communicazioni dalle biblioteche di Roma e da altre biblioteche per lo studio delle lingue e delle letterature romanze. I: Il Canzoniere portoghese della Biblioteca vaticana, 1875. è scritto e spero che non tarderà troppo dessere pubblicato nella Gazetta d’Augusta. Ho parlato specialmente sulle poesie popolari e fra questi su quei che hanno la forma metrica dei Canti antichi port. I – III V VI VIIIErnesto Monaci, Canti Antichi Portoghesi tratti dal codice Vaticano 4803, con traduzione e note, 1873-.. L’hai

Tu già notato? È importantissimo per riconoscere le lacune e trasposizioni del codice.

Il canto I per essempio si divide in due parti v.versi 1-12 formano la prima dopo questa linea tre linee sono omesse che comminciavano la seconda parte. Si lasciano ricostruire così:

Vos me pregnn tades pol. o voss amigo
E en ben vos digo que e’ san’e vivo
A Deus! E hn e ?

Ne ho indicato in numeri di tutte le poesie della stessa forma che ho trovato nel codice. Ti manderò l’articolo appena che è stampato, spero che ne sarai contento.

Intanto Ti mando in miei augurj pel nuovo anno
Tuo
E.EdmundStengel