Carissimo Amico,
Fra mezzo di tutte le turbolenze delle ultime settimane avrò probabilmente
dimenticato di ringraziarti pel invio Tuo della collazione del . Prego
di perdonarmelo e di accettare adesso i miei sinceri ringraziamenti cosi
bene della detta collazione come dei Tuoi augurj per la mia bambina. Adesso
tutto va bene da noi, benche siamo obbligati di nutrire la piccola col
surrogato di Lebig (?). Anch’io ho ricominciato i miei studj
e sto lavorando sul glossario delle e sulle che
intendo di spiegare nel inverno venturo. Sai – Tu dimmi se c’è fatta
recentemente una buona edizione delle . Ho
commesso quella del di Milano ma non l’ho ancora ricevuto. Di quella
del leggo che il suo pregio
principale sia il commentario estetico roba che non mi importa molto. Cio
che desiderei sono delle spiegazioni reali e filologiche. Pel testo sono
assai felice poiche ho à la mia disposizione due antiche edizioni di 1501 e
1510 la prima fatta come dice dopo l’autografo dell’Autore . Cio che mi
manca sono i lavori del pubblicati
pel Centenario di : 1) 2) I
etc. Potresti tu mandarmele.
Di ciò che Tu mi scrivi delle riforme universitarie non m’intendo bene,
probabilmente poiche le nostre istituzioni sono troppo diverse. Da noi gli
studenti che seguono i corsi di
lingue moderni come quelli di lingue classiche se preparanno pel servizio
d’insegnamento nelle licee. Sono però obbligati soltanto di seguire uno
corso per ogni semestre e ciò durante tre anni. La scelta di questo corso
obbligatorio e di tutti gli altri che credono bene di seguire è interamente
abbandonato ad essi. S’intende che molti professori sono pronti di darne
consigli. Dopo il triennio che possono absolvere à qualunque università del
regno ed anche à due tre università fra le quali possono essere delle
università dell’estero ponno passare a) l’essame di dottorato presso la
facoltà filosofica diqualunque università del regno b) l’essame per diploma
di maestro 1) di lingue classiche 2) di lingue moderne. presso una
commissione nominata annualmente dal Ministero per ciaschuna università.
Questa commissione benche si componga generalmente dai professori che
insegnano le varie discipline, è interamente independente
dall’Università.
I corsi che fanno i professori si scegliano da loro stessi e sono approvati
dal senato (composto di tutti i professori ordinarj) S’intende che il
professore sceglie di preferenza
tali corsi che sono atti di prepare gli allievi all’impiego loro, ma non c’è
un regolamento Io riprendo l’inverno prossimo la prima volta il mio corso
sulla Pero l’articolo come
l’ha formulato il Lignana (?) non mi pare tanto dannoso come
sembra che Tu lo credi. Tutti questi regolamenti vogliono essere bene
interpretati e allora se ne può
fare tutto. Il nostro regolamento pel diploma nullodato è cattivissimo ma la
nostra pratica non ne fa gran caso. Io credo che pel progresso delle scienze
importa sopra tutto di uomini loro dedicati seriosamente e assai poco delle
formule di essame. Lo crederei molto dannoso se Tu vorresti cedere il Tuo
posto per cosa di una cattiva formula che molto presto potrai cambiare
mostrandone di poi le cattive conseguenze. Ma io parlo tanto di cose delle
quali ho conoscenze troppo insufficienti. Mi perdoni dunque se ho detto
parole che garbono niente.
Spero che ritornerai Tu e Tuo piccolo in buona salute à Roma e t’abbraccio di cuore.
Tuo
Stengel