Ernesto Monaci a Pio Rajna, 2 novembre 1876

Informazioni sul documento

Trascrizione: Alessia Di Virgilio

Codifica: Simone Palmieri

Data pubblicazione online: 26.2.2020

Riferimenti bibliografici: Alessia Di Virgilio, Carteggio Monaci - Rajna (1873-1877), tesi di laurea, Sapienza Università di Roma, a.a. 2018-2019.

Collocazione: Archivio Pio Rajna, Biblioteca Marucelliana, Firenze. Lettera XXVI

Contenuto: Lettera di Ernesto Monaci a Pio Rajna del 2 novembre 1876.

Mittente: Ernesto Monaci
Luogo di invio: Roma
Data di invio: 2.11.1876

Destinatario: Pio Rajna
Luogo di ricezione: ?
Data di ricezione: ?

Mio carissimo RajnaPio Rajna (1847-1930)

Ti ringrazio anche a nome del M.se FerrajoliGaetano Ferrajoli (1838-1890) del libro che gli hai procurato, e aspetto di saperne il prezzo per rimborsartene subito. Non mi fare qui lo scordato, mio caro, altrimenti dovrò credere che tu non vogli più favorirmi in altra simile occasione. Dalla tua lettera seppi la venuta dell’AscoliGraziadio Isaia Ascoli (1829-1907) in Roma e corsi tosto alla Minerva per vederlo; ma egli era già partito. Se ciò m’abbia fatto dispiacere non occorre che tu lo sia. Così nulla so di quanto egli ha fatto pel salvataggio ‘’ della cattedra di filologia romanza e forse nemmeno arriverò a saperlo per adesso, poiché qui non c’è nessuno che venga a dirmelo. Quanto alla cattedra di Roma credo che a quest’ora già sia ita in fumo, mentre l’Università ha riaperto i suoi corsi e cominciato il nuovo anno scolastico senza che nessun decreto mi sia stato partecipato. Non posso credere ad un indugio burocratico, essendo stati confermati tutti gli altri insegnanti e anche nominati due nuovi, il GuidiIgnazio Guidi (1844-1935) per l’ebraico e il ValenzianiCarlo Valenziani (1831-1896) pel cinese. Ma non pensare che me ne dolga, ho ben altri dolori, e per la terribile malattia di mio figlio che dura ormai da tre anni, e non desidero altro che essere lasciato in pace colle mie disgrazie. Coi due fascicoli della RivistaRivista di Filologia Romanza, 1872-1876. ora usciti ho chiuso anche questa pubblicazione e finalmente sono / fuori pure da quest’impegno. – riguardo il tuo libro non pensar mai di procacciarmene una copia. Io lo possiedo fin dal primo momento che venne in luce.

Addio, mio carissimo, voglimi bene come te lo voglio io, e credimi dunque il tuo

E. MonaciErnesto Monaci (1844-1918)