Ho troppo rispetto e venerazione per l’, perché io possa mai pensare a rivoltarmi contro un fatto di cui mi consti essere l’ l’autore.
Ma siamo nel caso? Se sì, sono rassegnato a tutto, e ti do la mia parola d’onore che non mi muoverò.
Ma se no, allora ti dico che sono pronto a dar fuoco alle polveri, e poi nasca quel che vuol nascere; che almeno il decoro italiano, per questa parte, sarà salvo.
Dunque, io ti prego e ti riprego innanzi tutto di darmi una spiegazione, giacché non sono riuscito finora a farmi un’idea chiara sulla cosa.
Abbiamo, in conclusione, un comitato italiano, o un sotto-comitato berlinese?
Siamo i portavoce di un affare già deciso, gli agenti di una soverchieria tedesca;
- ovvero ci siamo riservato almeno il diritto di aver parte nelle deci/sioni che dovranno determinare l’aspetto, i limiti, e la sede della ?
– io non posso credere che l’ abbia accettato nel primo caso;
giacchè i tedeschi stessi, veduta la piega che prendevano qui le cose, e accortisi che già c’era una sorda resistenza, cominciavano a piegarsi ad altre idee.
Ho in mano lettere che mi provano come il fosse pronto a ritornare in parte sul già fatto, e come , anch’esso del Comitato, opinasse che anche l’Italia doveva fare un comitato da sé.
Del resto, lo , non solo mi assicurava, ma mi mandava le parole testuali, con cui l’ gli aveva dichiarato che rinunciava alla istituzione del Sotto-Comitato.
Ora, se non posso credere che lo m’abbia ingannato, nemmeno posso credere che l’ abbia detto una cosa e fatta un’altra.
Dunque ci deve essere sotto il maneggio di qualcuno che si tiene celato, e se realmente oggi è venuto fuori un Sotto-Comitato anziché un Comitato, non può essere l’opera dell’.
– Così debbo / pensare finché non avrò qualche spiegazione, e di ciò prego caldissimamente la tua amicizia.
Poiché, - lo ripeto- se ciò vien dall’, come non credo, tacerò: ma in caso contrario, farò del mio meglio per attraversare e osteggiare la cosa.
Intanto ti dico che non più di due giorni addietro il mi ha fatto invitare da parte del ad entrare in un Comitato che si vuole formare nell’.
Io ho raccontato quel che sapevo, ho detto che non potevo farne parte perché impegnato coll’.
Mi hanno risposto che l’ e il sarebbero pure invitati. Comprendi che va a nascere così un curioso imbroglio.
Per mia parte ne sono rimasto fuori, dichiarando che fino a che non fossi libero, non potevo aderire;
ma intanto so che domani in una formula dell’ sarà proposta la formazione del Comitato; forse appresso si costituirà il Comitato ancora;
e in tal caso avremo in Roma un comitato indipenden/te, e fuori di Roma un sotto-Comitato berlinese…
Sarebbe una curiosa faccenda…
Né i vogliono indugiare questo passo, perché riconoscono – e giustamente- che l’indugio nostro c’è davvero anche per comitato Viennese.
– Basta: ora che vedi come stanno le cose qui, dimmi tu come stanno le cose da voialtri.
Dalla tua risposta dipende la decisione se io debba gettarmi a capofitto in una baruffa, o restarmene inerte a masticare il rabarbaro.