Pio Rajna a Ernesto Monaci, 24 dicembre 1877

Informazioni sul documento

Trascrizione: Alessia Di Virgilio

Codifica: Laura Pireddu

Data pubblicazione online: 6.4.2020

Riferimenti bibliografici: Alessia Di Virgilio, Carteggio Monaci - Rajna (1873-1877), tesi di laurea, Sapienza Università di Roma, a.a. 2018-2019.

Collocazione: Archivio Monaci, Società Filologica Romana, presso il Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali, Sapienza, Università di Roma. Busta n. 22, fascicolo 1095, lettera XLII

Contenuto: Lettera di Pio Rajna a Ernesto Monaci del 24 dicembre 1877

Mittente: Pio Rajna
Luogo di invio: Milano
Data di invio: 24.12.1877

Destinatario: Ernesto Monaci
Luogo di ricezione: ?
Data di ricezione: ?

Caro MonaciErnesto Monaci (1844-1918)

Comunicherò al C.seCortese PorroGiulio Porro Lambertenghi (1811-1885) ciò che tu mi scrivi, e lo pregherò di concretare le proposte milanesi. In genere, pare anche a me, e desiderabile, e opportuno, che la pubblicazione si faccia qui, a preferenza d’ogni altra città. Alle ragioni di ordine più elevato, si aggiungono anche le materiali. Posto che nei volumi della Società StoricaSocietà Storica Lombarda il poema non potesse trovar un luogo opportuno, non dubito che l’editore stesso della SocietàSocietà Storica Lombarda, il BrigolaGaetano Brigola, non fosse per accoglier subito, e a condizioni abbastanza vantaggiose per te, l’offerta di darlo fuori in un volume a parte. Si potrebbe adottare il formato ed i tipi adottati nella pubblicazione, con cui si festeggiò il Centenario di Legnano. Lo smercio del libro ne verrebbe agevolato ed accresciuto di sicuro.

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Quanto al Catone, non vorrei annunziarlo prima di aver chiesto formalmente al M.seMarchese TrivulzioGiorgio Guido Pallavicino Trivulzio (1796-1878) il permesso della pubblicazione. L’altro giorno se ne discorse così per aria, poi si passò ad altro, e non si ritornò più sull’argomento. Non c’è nemmeno da dubitare, che questo permesso non s’abbia; ma giova usare riguardi, per poter approfittare, ogni volta che occorre, d’una biblioteca non accessibile ai più. Tanto, finché il codice è alla TrivulzianaBiblioteca Trivulziana, non c’è pericolo d’esser prevenuti. E aggiungerei che al PorroGiulio Porro Lambertenghi (1811-1885) dissi poi apertamente della mia intenzione. Ed egli mi assicurò che non avrei trovato difficoltà d’alcuna specie. Solo il TrivulzioGiorgio Guido Pallavicino Trivulzio (1796-1878) esprimerebbe forse il desiderio che egli si facesse tirare una o due copie in carta distinta, da conservare nella bibliotecaBiblioteca Trivulziana.

Sbrigato un certo lavoro che ho per le mani, vorrei mettermi all’AttilaPio Rajna, Studio sull’Attila di Nicolò da Casola [mai pubblicato].. In che fascicolo potrà aver posto la prima parte? Giacchè è ben certo che bisognerà dividere la pubbli / cazione. Come appendice, sarebbe da dare quel sesto, di cui ti feci cenno l’altra volta, e che da solo verrà ad occupare un par di fogli.

Uscita che sia la prima dispensa, ti manderò probabilmente l’articolo, per cui t’ho già tanto seccato. Non mi so decidere a darlo ad altri che al GiornaleGiornale di filologia romanza, 1876-1883. tuo. Se potrai farlo stampare presto, e provvedere ch’io abbia gli estratti, appena possono esser pronti, mi farai un vero piacere.

Provvederò di soddisfare il tuo desiderio riguardo al codice del MorbioCarlo Morbio (1811-1880). Non conosco il proprietario, e però, specialmente dopo l’insuccesso MolteniEnrico Molteni (1855-1879), è necessario ch’io ricorra a dei giri per arrivare alla meta. Spero di giungerci. Sono stato oggi stesso a cercare di un amico, che mi dovrebbe servire di primo intermediario, ma non l’ho trovato. È un Direttore di giornale, e però anche domani sarà irreperibile. – Io pure preparo una recensione del lavoro del D’AnconaAlessandro D’Ancona (1835-1914) per la Perseveranza. Credo che ci troveremo d’accordo / nella sostanza del giudizio. Secondo me, il lato debole del libro e la parte storica, quella in cui si espone lo scioglimento del genere.

Termina e principia lietamente l’anno. Il tuo silenzio mi fa sperare che la salute di tuo figlio abbia mantenuta la promessa del Settembre. T’auguro, che da questo lato almeno, tu non abbia più a nutrire apprensioni.

Voglimi sempre bene e credimi

Tuo Aff.moAffezionatissimo

P.RajnaPio Rajna (1847-1930)

P.S quasi quasi dimenticavo la cosa di cui più mi premeva. Il FaurielClaude Fauriel (1772-1844), nel Suo “Dante et les orig. De la langue et de la litt. It., I, 257”, cita un modello di lettera di raccomandazione, contenuto nell’Ars DictaminisBoncompagno da Bologna, Ars Dictaminis. di Boncompagno da BolognaBoncompagno da Signa. Sarebbe diretta al M.seMarchese D’Este, e servirebbe a presentargli Bernardo da VentadornBernart de Ventadorn. Pur essendo una finzione, ha, naturalmente, / interesse per me, che appunto adesso sto studiando BernardoBernart de Ventadorn. Ma come fidarsi d’un traduttore e d’una traduzione francese? E intanto il trattato di BoncompagnoBoncompagno da Bologna, Ars Dictaminis. non è pubblicato, e qui nell’AmbrosianaBiblioteca Ambrosiana non esiste ms. Bensì un codice si trovava nel secolo passato costì, all’Archivio dei Canonici di S. PietroArchivio dei Canonici di S. Pietro, n. 13, lett, H. se ne danno estratti nel (Sarti) De claris archiggmn. Bonom, professoribus. Cotesto ArchivioArchivio dei Canonici di S. Pietro esiste sempre, o è forse andato ad arricchire la VaticanaBiblioteca Vaticana? potresti, dietro questa indicazione, trovar il codice, e trascrivermi l’originale della lettera? Per quanto posso argomentare dal sommario che si contiene nel prologo, dovrebbe stare nel sesto ed ultimo libro, poiché in esso, tra l’altre cose, si tratta “De laude sapiente atque sapientium et confortazione doctrina”. Mille scuse, e ringraziamenti anticipati. Il titolo dell’opera in cotesto codice è Forma litterarum Scholasticarum.