Milano, 8 marzo 1879
Carissimo amico,
Le rendo vive grazie per la Sua buona lettera. L’ingegno e il sentimento, stretti in così bell’armonia come in si trovano, formano uno di quei rari conforti, pei quali affatto non si disperi d’ogni cosa nostra.
Quanto più presto la Sua mi arrivi, e tanto maggior consolazione naturalmente ne avrò. Ma se il differire di qualche settimana (poniamo un sei settimane, per modo che s’arrivi, ultimo termine, alla fin di maggio) Le può dar modo di frugare nella raccolta della Spithöver e di riuscir così a una scelta più abondante insieme e più rigorosa, mi parrebbe irragionevole che non si facesse. Intanto Le rinnovo i miei ringraziamenti per questo prezioso contributo, che anche mi darà la soddisfazione di mostrar propriamente alleate le nostre forze. Sarà, io spero, un’alleanza perenne e feconda.
ha trascurato una mia preghiera, ma temo, e a buon diritto, che la causa ne sia stata la Sua troppa cortesia. Ha cioè trascurato di mandarmi l’indirizzo del , ed ecco che io sono costretto a indirizzare a , ancora una volta, dei fogli che sono per .
Scusi, La prego, il quasi inevitabile disturbo, e disponga, comunque e dovunque egli possa, del