Francesco Torraca a Ernesto Monaci, 7 giugno 1880

Informazioni sul documento

Trascrizione: Heloísa Abreu de Lima

Codifica: Heloísa Abreu de Lima

Data pubblicazione online: 10.4.2021

Riferimenti bibliografici: Benedetti, Amedeo. Francesco Torraca Nelle Lettere Agli Amici Letterati, in Esperienze letterarie, 1, 39. Fabrizio Serra, 2014, pp. 44-74.

Collocazione: Archivio Monaci, Società Filologica Romana, presso il Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali, Sapienza, Università di Roma. Busta n. 26, fascicolo 1313, lettera 2

Contenuto: Francesco Torraca a Ernesto Monaci, 7 giugno 1880

Mittente: Francesco Torraca
Luogo di invio: Napoli
Data di invio: 7.6.1880

Destinatario: Ernesto Monaci
Luogo di ricezione: ?
Data di ricezione: ?


Napoli / Via Roma 16
7 giugno 1880
Egregio Signor Professore,

Memore della gentile accoglienza, ed anche dell’invito cortesissimo ch’Ella ebbe la bontà di farmi costà, Le scrivo per domandarle se la sua Rivista di FilologiaGiornale di filologia romanza, 1876-1883. darebbe posto ad un mio lavoretto. Il titolo, che basta a indicarle l’indole e il contenuto dello scritto, è “Viventi reliquie del Dramma Sacro nel Napoletano”Francesco Torraca, Reliquie viventi del dramma sacro nel napoletano, in Giornale di Filologia Romanza, 1881.. Ho raccolto un certo numero di notizie intorno a rappresentazioni ancora usate, ho messo insieme, tra stampe e manoscritti, un cert’altro numero di testi di drammi che si recitano tuttora: se Ella acconsente, m’occuperò – e subito – di cavare, da questo materiale, un articolo.

Le sarei pure grato se mi indicasse il tempo in cui dovrei mandarle il manoscritto.

Un’altra domanda: se la Rivista non s’è occupata della Vita nuova e FiammettaRodolfo Renier, La Vita nuova e la Fiammetta: studio critico, 1879. del RenierRodolfo Renier (1857-1915), né degli Studi sulle Opere latine del BoccaccioAttilio Hortis, Studj sulle opere latine del Boccaccio con paticolare riguardo alla storia della erudizione nel medio evo e alle letterature straniere, 1879. di A. HortisAttilio Hortis (1850-1926), m’offro io a scrivere qualcosa.

Fui a Roma nel maggio passato; non venni a vederla per timore di tediarla. Tornerò nella prima metà di luglio, per trattenermi qualche mese, e allora, col suo consenso, mi permetterò di farle visita.

Ella mi accennò – se non erro – alla prossima pubblicazione d’un volume della Rivista. La Biblioteca NazionaleBiblioteca Nazionale di Napoli, che è associata, è chiusa da alcuni mesi, e non ho potuto saper niente in proposito. Son troppo ardito a domandarle che, se il volume è pubblicato, me lo faccia spedire dall’editore? Immediatamente gli spedirò il prezzo relativo.


Perdoni, egregio Sig.Signor Professore, queste noie che le do; comandi me pure, e mi creda
Dev.moDevotissimo Suo
Francesco TorracaFrancesco Torraca (1853-1938)