Roma, 15
Egregio Sig. Professore
Eccole quel benedetto : le giungerà prima che lei non immaginasse, [più caratteri illeggibili] prima della mia partenza da Roma.
Ho dovuto finir subito, per parecchie cause urgenti: le principali, la febbre della nostalgia [più caratteri illeggibili] con questo caldo, e la noia che mi dà il Ministero della Guerra,
dove si pretende, s’io voglio ritardare un altro anno, che m’iscriva nel corso di filosofia.
Io non pretendo che lei legga tutto: le ci vorrebbe almeno un mese di tempo a decifrare i geroglifici, che in certi punti dovrò stentare io stesso ad interpretare.
Il lavoro è un po’ disordinato, ed ha bisogno di un po' di ripulitura nella forma: cosa che potrò fare.
Intanto lei vorrà avere la bontà, spero, di guardare l’insieme, il metodo che ho tenuto e le conclusioni a cui son venuto.
L’analisi dei componimenti dei tre trovatori / mi ha dato il risultato sicuro che l’elemento provenzale è più largamente rappresentato da .
Dietro questo risultato il significato dei due versi di mi è sembrato chiaro abbastanza:
egli non disconosce in [più caratteri illeggibili] da Ponte (?) lo studio di imitare i modelli provenzali, ma deride la maniera imperfetta, con cui mette in atto questa imitazione e lo chiama perciò discepolo di ,
che è come il primo e più rozzo imitatore della tecnica provenzale.
Ho lasciato un bel margine in bianco: segni e corregga dove le pare sia da segnare e correggere.
Mi è stato impossibile trovare la redazione spagnola di quella specie di ballata
[più caratteri illeggibili] ecc.
che lei riporta nella . Si trova forse nel ? Desidererei saperlo.
Ebbi il piego riservatomi dal in una lettera gentilissima.
Egli ha trovato che la parte del poemetto che si trova soltanto nel codice va/ticano non ha nulla che fare col poemetto che egli sta pubblicando Super natura.
Mi ha mandato mille saluti per lei. Io parto di qui sabato prossimo. Il lavoro può tenerlo se non ha tempo per ora, come suppongo, anche prima del mese corrente. Me lo spedirà poi al mio Paese Chieti per Casalincontrada.
Le rinnovo i più vivi ringraziamenti per la paterna benevolenza dimostratami contro ogni mio merito, durante quest’anno: mi dispiace che per ora non è in me la possibilità di significarle con fatti la mia gratitudine.
Signandi la saluta.
Me le raccomando per quelli scrittarelli sui raddoppiamenti, non mi importa di avere qualche giorno più tardi gli estratti,
perché non corretti tutti gli errori di / stampa. Spero, al proposito, che le venga fatto di poterci dare un’occhiata lei stesso.
Nel caso, potrebbe ancora mandarmi le bozze, per le correzioni, al paese. Specialmente, per quelle righe saltate, sarebbe un errore se non fossero ristabilite, prima di compaginare lo scritto.