Cesare De Lollis a Ernesto Monaci, 24 novembre 1889

Informazioni sul documento

Trascrizione: Susanna Casacchia, Debora Matteo

Codifica: Susanna Casacchia

Data pubblicazione online: 27.4.2020

Riferimenti bibliografici: Debora Matteo, Itinerario di un carteggio, tesi di laurea, Sapienza Università di Roma, a.a. 2017-2018.

Collocazione: Archivio Monaci, Società Filologica Romana, presso il Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali, Sapienza, Università di Roma. Busta n. 8, fascicolo 394.

Contenuto: Lettera di Cesare De Lollis a Ernesto Monaci del 24 novembre 1889.

Mittente: Cesare De Lollis
Luogo di invio: Siviglia
Data di invio: 24.11.1889

Destinatario: Ernesto Monaci
Luogo di ricezione: Roma
Data di ricezione: ?

Piazza Capranica, 95 II

Carissimo Sig.Sigor Professore,

Ho ricevuto iersera la Sua in data del 19 e con questo stesso corriere spedisco al Moguel la procura sua del com.commendator TommasiniOreste Tommasini (1844-1919). Quanto ai facismili del BerceoGonzalo de Berceo (1198-1264), del ArcipresteArcipreste de Hita (1283-1350) e delle Cantigas, stia pur sicuro che quando io mi sia inteso colla Direzione della Biblioteca e il fotografo Laurent, essi potranno eseguirsi benissimo, essendo io lontano. Colla Direzione della Biblioteca io mi sono già messo d’accordo: nessuna diffi/coltà da parte di essa: anzi il sig.signore Par y Melias (?), sottodirettore della sala dei mss. ed uomo intelligente di codeste cose per quanto possa esserle un spagnolo, si è offerto a sorvegliare l’opera del fotografo, nessun pericolo di equivoco dunque, quando si abbiano le segnature dei mss., e i dati presi dalle pagine.

Io sono qui da 8 giorni, occupato a copiare il Libro de Profezias di ColomboCristoforo Colombo (1451-1506), un zibaldone di passi dalle Sacre Scritture, che non ha altra importanza che quella di essere stato messo insieme dal grande Genovese. È una copia di grande interesse: ed io stesso son maravigliato come in 5 sedute / di 3 ½ l’una abbia potuto copiare la bellezza di quaranta carte. Sabato venturo (30) lascerò ad ogni costo Siviglia: passerò un giorno a Madrid, un paio ad Escorial, quattro a Parigi e sarò a Roma. Avrei avuto bisogno di restare qui più lungo tempo: ma, a parte i mici doveri verso IstitutoIstituto Storico Italiano e i miei lavori da tempo sospesi, io sono stanco di questa vita: son diventato una vera macchina tachigrafica, specie di macchina che non può funzionare più di tre o quattro mesi di seguito senza accettare avarie. Insomma, io non ne posso più di questo lavoro brutale, e avendo fatto il più e il più importante, non voglio più saperne di prolungare il / mio soggiorno in Spagna. E ciò quantunque Siviglia sia un soggiorno maraviglioso soprattutto per la mitezza del clima, di cui non si ha idea nemmeno a Napoli. Avrei di pregarla di un favore. Un sig.signor Vincenzo Belleno, di Chioggia, ha da tempo tra le mani un lavoro su Geronimo Vianello, lavoro pel quale ha spedito molti documenti mandatigli da Madrid. Il sig.signor Robles, della Bibl. Naz.Biblioteca Nazionale di Madrid di Madrid, desidera sapere se il lavoro è uscito o no. Il [più caratteri illeggibili] potrebbe sapere la cosa, scrivendone al Comm.Commmendator BerchetGuglielmo Berchet (1833-1913), di cui io non ho l’indirizzo. Prego Lei di parlarne al [più caratteri illeggibili], colla speranza che questi non dimenticherà una preghiera che gli venga da parte sua.

A rivederla tra pochi giorni e mi creda il suo affmo e devmodevotissimo buon discepolo

De LollisCesare De Lollis (1863-1928)