Piazza Capranica, 95 II
Carissimo Professore,
Ho ricevuto iersera la Sua in data del 19 e con questo stesso corriere spedisco al Moguel la procura sua del
. Quanto ai facismili del , del e delle Cantigas,
stia pur sicuro che quando io mi sia inteso colla Direzione della Biblioteca e il fotografo Laurent, essi potranno eseguirsi benissimo, essendo io lontano. Colla Direzione della Biblioteca
io mi sono già messo d’accordo: nessuna diffi/coltà da parte di essa: anzi il Par y Melias (?),
sottodirettore della sala dei mss. ed uomo intelligente di codeste cose per quanto possa esserle un spagnolo, si è offerto a sorvegliare l’opera del fotografo, nessun pericolo di
equivoco dunque, quando si abbiano le segnature dei mss., e i dati presi dalle pagine.
Io sono qui da 8 giorni, occupato a copiare il Libro de Profezias di , un zibaldone di passi dalle
Sacre Scritture, che non ha altra importanza che quella di essere stato messo insieme dal grande Genovese. È una copia di grande interesse: ed io stesso son maravigliato come in
5 sedute / di 3 ½ l’una abbia potuto copiare la bellezza di quaranta carte. Sabato venturo (30) lascerò ad ogni costo Siviglia: passerò un
giorno a Madrid, un paio ad Escorial, quattro a Parigi e sarò a Roma.
Avrei avuto bisogno di restare qui più lungo tempo: ma, a parte i mici doveri verso e i miei lavori da tempo sospesi, io sono stanco
di questa vita: son diventato una vera macchina tachigrafica, specie di macchina che non può funzionare più di tre o quattro mesi di seguito senza accettare avarie. Insomma, io
non ne posso più di questo lavoro brutale, e avendo fatto il più e il più importante, non voglio più saperne di prolungare il / mio soggiorno in Spagna.
E ciò quantunque Siviglia sia un soggiorno maraviglioso soprattutto per la mitezza del clima, di cui non si ha idea nemmeno a
Napoli. Avrei di pregarla di un favore. Un Vincenzo Belleno, di Chioggia,
ha da tempo tra le mani un lavoro su Geronimo Vianello, lavoro pel quale ha spedito molti documenti mandatigli da Madrid. Il
Robles, della
di Madrid, desidera sapere se il lavoro è uscito o no. Il [più caratteri illeggibili] potrebbe sapere la cosa,
scrivendone al , di cui io non ho l’indirizzo. Prego Lei di parlarne al
[più caratteri illeggibili], colla speranza che questi non dimenticherà una preghiera che gli venga da parte sua.
A rivederla tra pochi giorni e mi creda il suo affmo e buon discepolo
Parigi
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