Ernesto Monaci a Graziadio Isaia Ascoli, 4 luglio 1902

Informazioni sul documento

Trascrizione: Chiara Maria Calcagni

Codifica: Stefano Boschi

Data pubblicazione online: 1.4.2020

Riferimenti bibliografici: Chiara Maria Calcagni, Lettere scelte dal carteggio Ascoli-Monaci (1880/1906): trascrizione e commento, tesi di laurea, Sapienza Università di Roma, a.a. 2018-2019.

Collocazione: Archivio Ascoli, presso la Biblioteca dell’Accademia dei Lincei e Corsiniana, Roma. Pacco 129, busta 44.

Contenuto: Sulle dimissioni dell’Ascoli e di se medesimo nel caso si insista con il Pullè.

Mittente: Ernesto Monaci
Luogo di invio: Roma
Data di invio: 4.7.1902

Destinatario: Graziadio Isaia Ascoli
Luogo di ricezione: ?
Data di ricezione: ?

Mio Signore

Il suo telegramma giunse in buon punto, spero. Io lo portai subito al MasiErnesto Masi (1837-1908), il quale se ne mostrò addolorato, ma insieme mi disse: che vuole che faccia? Abbiamo telegrafato di nuovo al PullèFrancesco Lorenzo Pullè (1850-1934), ed egli ha risposto di nuovo che non rinunciava alla promessa fattagli. Il MasiErnesto Masi (1837-1908) mi mostrò anche il testo del telegramma, che non poteva essere più riciso e insistente; mi disse che il Ministro dopo di ciò aveva dato ordine di preparare il decreto includendovi il nome del PullèFrancesco Lorenzo Pullè (1850-1934), e mi fece vedere il decreto stesso già da lui approntato per portarlo alla firma. Ma il Suo telegramma deve aver fermato tutto. Che può fare il Ministro dal momento che l’AscoliGraziadio Isaia Ascoli (1829-1907) si dimette? Consegnando il Suo telegramma, io dissi al MasiErnesto Masi (1837-1908) che, dimessosi l’AscoliGraziadio Isaia Ascoli (1829-1907), io non intendevo di aver più alcuna ingerenza nella cosa. Non si può dubitare che gli altri accademici faranno lo stesso tosto che sapranno delle Sue dimissioni. E allora? Resterà tutto affidato al PullèFrancesco Lorenzo Pullè (1850-1934)? E verrà il Ministro MasiErnesto Masi (1837-1908) a insediarlo a palazzo Corsini? Io non vorrei essere nei panni loro. Ma stiamo a vedere. Le considerazioni con cui Ella mi chiude la Sua lettera, si erano affacciate anche a me e jeri le spiattellai francamente al MasiErnesto Masi (1837-1908), ed egli non solo mi dava ragione, ma soggiungeva che anche la destinazione del P.Francesco Lorenzo Pullè (1850-1934) ad Amburgo aveva già sollevato reclami di colleghi. Quanto peggio sarebbe da temere se il P.Francesco Lorenzo Pullè (1850-1934) fosse chiamato, solo de’ suoi colleghi, nella commissione LinceaReale Accademia dei Lincei per la toponomastica!

Ma stiamo a vedere; per quanto siamo caduti in basso, oso ancora sperare in qualche sussulto del buon senso.

Il Suo

Ern. MonaciErnesto Monaci (1844-1918)