Graziadio Isaia Ascoli ad Ernesto Monaci, 6 agosto 1902

Informazioni sul documento

Trascrizione: Chiara Maria Calcagni

Codifica: Virginia Machera

Data pubblicazione online: 9.4.2020

Riferimenti bibliografici: Chiara Maria Calcagni, Lettere scelte dal carteggio Ascoli-Monaci (1880/1906): trascrizione e commento, tesi di laurea, Sapienza Università di Roma, a.a. 2018-2019.

Collocazione: Archivio Monaci, Società Filologica Romana, presso il Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali, Sapienza, Università di Roma. Fascicolo 49, busta 1, lettera CX

Contenuto: Ascoli prende tempo per scrivere al Ministro e spiega a Monaci la sua idea dell’affare Pullè.

Mittente: Graziadio Isaia Ascoli
Luogo di invio: Milano
Data di invio: 6.8.1902

Destinatario: Ernesto Monaci
Luogo di ricezione: Roma
Data di ricezione: ?

Onorato e caro collega; molto La ringrazio delle due buone Sue lettere, e superfluo che io Le dica d’essere pronto a scrivere al MinistroNunzio Nasi (1850-1935) quanto a Lei piaccia. Ma gioverebbe, mi pare, che la protesta non fosse così pronta. Potrebbe altrimenti assumere l’aspetto di una pressione. Quanto poi al Suo pensiero, che il MinistroNunzio Nasi (1850-1935) non La desideri nella CommissioneCommissione per la Toponomastica, Ella muove sicuramente da indizi fallaci. Mi ricordo sempre con quanta soddisfazione egli accogliesse, sin dalle prime, l’annunzio del Suo nome; e anzi credo ch’egli ora volesse da me per la seconda volta il nome di Lei, per farne l’ ‘altro Linceo’ della sua curiosa CommissioneCommissione per la Toponomastica. Ma come facevamo noi a voltare le spalle al BodioLuigi Bodio (1840-1920) e agli altri?

La storia del viluppo mi pare del resto molto semplice, pure essendo molto brutta. Il ministroNunzio Nasi (1850-1935) s’era imprudentemente vincolato col PullèFrancesco Lorenzo Pullè (1850-1934); aveva poi dimenticato il proprio impegno; e richiamato ad osservarlo, tentò d’essere prosciolto, ma non riuscì. Costretto perciò a chiamare il PullèFrancesco Lorenzo Pullè (1850-1934) tra i membri della CommissioneCommissione per la Toponomastica, finì per convenire che era mostruoso il coler lui solo accanto al sei Academici, e pensò il rimedio eroicomico delle due paja. Non c’è assolutamente altro. Ora che potrà egli fare? Non è improbabile ch’egli si rivolga al presidentePasquale Villari (1826-1917) dei LinceiReale Accademia dei Lincei, e allora ne potremo forse vedere…. di più belle. Ma la Toponomastica, secondo che io spero e credo, non deve perciò naufragare.

L’aff.moaffezionatissimo div.modivotissimo Suo

G. I. AscoliGraziadio Isaia Ascoli (1829-1907)