Graziadio Isaia Ascoli ad Ernesto Monaci, 8 ottobre 1902

Informazioni sul documento

Trascrizione: Chiara Maria Calcagni

Codifica: Virginia Machera

Data pubblicazione online: 9.4.2020

Riferimenti bibliografici: Chiara Maria Calcagni, Lettere scelte dal carteggio Ascoli-Monaci (1880/1906): trascrizione e commento, tesi di laurea, Sapienza Università di Roma, a.a. 2018-2019.

Collocazione: Archivio Monaci, Società Filologica Romana, Presso il dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali, Sapienza, Università di Roma. Fascicolo 49, busta 1, lettera CXIII

Contenuto: Ascoli si confronta con Monaci sulla proposta ricevuta dall’onorevole Villari.

Mittente: Graziadio Isaia Ascoli
Luogo di invio: Milano
Data di invio: 8.10.1902

Destinatario: Ernesto Monaci
Luogo di ricezione: Roma
Data di ricezione: ?

Onorato e caro collega; che è che non è, una lettera, molto melata, del GorriniGiacomo Gorrini (1859-1950), ‘segretario Generale del ComitatoCongresso Internazionale di Scienze Storiche’, mi ricerca ufficialmente, ‘ in nome dell’On.Onorevole Senatore Vallari e dei Suoi Colleghi’, perché io abbia a preparare, per il Congresso Storico, una Relazione sull’opera e i risultati della Scuola Glottologica in ItaliaGraziadio Isaia Ascoli, Relazione sull’opera e i risultati della Scuola Glottologica in Italia..

Ora io sento il bisogno di ricorrere alla saviezza e all’affezione Sua, prima di dar la mia risposta.

Com’Ella sa, e al Capo dello StatoGiuseppe Zanardelli (1826-1903) e al MinistroNunzio Nasi (1850-1935) io dichiarai in addietro che la mia qualunque e di certo limitatissima opera io di certo non mi permettevo di ricusarla, ma che l’angustia dei termini, a tacer d’altro, non mi consentiva di sperar bene. Chiamato poi dal MinistroNunzio Nasi (1850-1935) anche tra i preparatori del CongressoCongresso Internazionale di Scienze Storiche differito all’aprile, risposi dubitativamente e non comparsi alla prima adunanza del ComitatoCongresso Internazionale di Scienze Storiche, la sola che siasi ancora tenuta.

L’improvviso e fervoroso invito che oggi ricevo, desta in me e deve destare una certa maraviglia. Ma d’altronde anche mi dà una certa consolazione.

L’ufficio, in sé e per sé, storicamente mi si adatta. Ma lo posso io accettare senza ledere i riguardi d’ordine generale che devo ad altri e per conseguenza a me stesso?

Lasciato alle sole mie forze, io qui non so rispondere, poiché da gran tempo non so nulla intorno agli umori che s’agitano intorno a codesto CongressoCongresso Internazionale di Scienze Storiche. Mi disponevo, in attesa di nuove convocazioni, d’interrogare la bontà Sua nella recente mia visita alla capitale. Ma la Sua persona m’è d’improvviso mancata!

Come nella mia età è naturale, ogni occasione di giovare comunque alla causa della pace non può non allettarmi, e questa particolare occasione ha inoltre l’attrattiva della cosa più inaspettata. Pace, nel caso nostro, vuole insieme dire una decente concordia rimpetto agli oltre montani. Ma d’altronde la vecchiaja ci rende più che mai doveroso il rispetto d’ogni legittimo riguardo.

Che dunque mi consiglia, con assoluta schiettezza, la Sua illuminata bontà? Questa domanda, nol nego, Le può forse riuscire un po’ molesta, ma Ella mi ha abituato a fare a fidanza co’ Suoi amichevoli sentimenti.

Il div.modivotissimo aff.moaffezionatissimo Suo

G. I. AscoliGraziadio Isaia Ascoli (1829-1907)

Potrebbe fors’anche non
riuscire inoppportuna una
pubblica e liberissima esposizione
delle cose toponomastiche,
la quale riuscirebbe
naturalissima nella chiesta
RelazioneGraziadio Isaia Ascoli, Relazione sull’opera e i risultati della Scuola Glottologica in Italia..