Graziadio Isaia Ascoli a Ernesto Monaci, 24 giugno 1904

Informazioni sul documento

Trascrizione: Chiara Maria Calcagni

Codifica: Eleonora Bruno

Data pubblicazione online: 7.4.2020

Riferimenti bibliografici: Chiara Maria Calcagni, Lettere scelte dal carteggio Ascoli-Monaci (1880/1906): trascrizione e commento, tesi di laurea, Sapienza Università di Roma, a.a. 2018-2019.

Collocazione: Archivio Monaci, Società Filologica Romana, presso il Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali, Sapienza, Università di Roma. Busta n. 1, fascicolo 49, lettera 128

Contenuto: Lettera di G. I. Ascoli a E. Monaci del 24 giugno 1904.

Mittente: Graziadio Isaia Ascoli
Luogo di invio: Milano
Data di invio: 24.6.1904

Destinatario: Ernesto Monaci
Luogo di ricezione: Roma
Data di ricezione: ?

Onorato e caro collega; Le rendo vivissime grazie per la risoluzione e l’esecuzione così pronte e cortesi. Gli esemplari da me ricevuti sono veramente stati quattro, non cinque; ma io penso con molta mia soddisfazione, ch’Ella ne abbia trattenuto uno, per la Nantol.Nuova antologia di lettere, scienze e arti, 1900-1926. dei quattro venuti a me, uno n’ebbe il Corr. d. SeraCorriere della Sera., uno il SecoloIl Secolo., e uno ne avrà, oggi o domani, la Vita Internaz.Vita Internazionale, 1898-1935., che esce due volte il mese. Il quarto penso di mandarlo a KirsteJohann Ferdinand Otto Kirste (1851-1920) dell’Università di GrazUniversità di Graz, che anch’egli insorge con impeto, ma impeto umano non bestiale. L’ottimo TrombettiAlfredo Trombetti (1866-1929), del resto, non ha di certo alcuna colpa se gli amici abbiano esagerato in qualche dimostrazione di contentezza, che può anche aver provocato qualche riazione. Egli continua a parermi candidamente onesto e continua a scrivermi con molta modestia e molta affezione. Parla di ni, scrivendo al MinistroVittorio Emanuele Orlando (1860-1952), con schiettissima riconoscenza.

Quanto a ciò ch’Ella mi dice della Toponomastica e della funzione che il PieriSilvio Pieri (1856-1936) potrà avere, come vuol mai che io non consenta? Ci consento con tutta l’anima! Solo devo ripetere sempre, che io più non posso rimanere nell’impresa come un campione, che per qualche tempo son parso. E sono profondamente convinto che all’impresa da ciò non venga alcun danno. Nella presidenza dei LinceiReale Accademia dei Lincei, ora più non abbiamo alcun avversario, e abbiamo all’incontro, liberi perfettamente, il BlasernaPietro Blaserna (1836-1918), il D’OvidioFrancesco D’Ovidio (1849-1925) e il GuidiIgnazio Guidi (1844-1935); ed Ella ha pronti a seguirla affettosamente: il SalvioniCarlo Salvioni (1858-1920), il PieriSilvio Pieri (1856-1936), il De BartholomeisVincenzo De Bartholomaeis (1867-1953), questo vecchio amico che le scrive e chissà quanti altri. Ha il vento in poppa, e non Le resta se non a spiegar le vele.

Sa chi riporta la palma, non ancora il premio, nel Concorso per la grammatica italiana? Lo ZambaldiSilvio Zambaldi (1870-1932)! Ha mandato una lavoro, non senza mende, ma di una struttura che perfettamente risponde al Programma. Ora siamo in crisi perché il relatore, cioè il PieriSilvio Pieri (1856-1936), si ricusa al compito di discutere le emendazioni con un ottuagenario, che gli è anche gerarchicamente superiore.

Voglia Ella sempre un po’ di bene

all’aff.mo div.modivotissimo Suo

G. I. AscoliGraziadio Isaia Ascoli (1829-1907)