Ernesto Monaci a Graziadio Isaia Ascoli, 14 settembre 1904

Informazioni sul documento

Trascrizione: Chiara Maria Calcagni

Codifica: Mariangela Distilo

Data pubblicazione online: 26.2.2020

Riferimenti bibliografici: Chiara Maria Calcagni, Lettere scelte dal carteggio Ascoli-Monaci (1880/1906): trascrizione e commento, tesi di laurea, Sapienza Università di Roma, a.a. 2018-2019.

Collocazione: Archivio Ascoli, Accademia Nazionale dei Lincei, presso la Biblioteca dell'Accademia dei Lincei e Corsiniana, Roma. Lettera 97/5

Contenuto: Lettera di E. Monaci a G.I. Ascoli del 14 settembre 1904

Mittente: Ernesto Monaci
Luogo di invio: Roma
Data di invio: 14.9.1904

Destinatario: Graziadio Isaia Ascoli
Luogo di ricezione: ?
Data di ricezione: ?

Mio Signore,

come poté venirle in mente che io volessi comunque far violenza alla Sua volontà, pubblicando senza permesso i suoi “Ricordi concernenti la Topon. Ital.”Graziadio Isaia Ascoli, Ricordi concernenti la Toponomastica Italiana, in Studj romanzi, 1905.? Bensì io sperava che il permesso sarebbe venuto. E intanto, quasi a deprecarlo, avevo scritta la cartolina dove La ringraziavo per la SocietàSocietà Filologica Romana del bene che ci faceva, dandoci a pubblicare un suo scritto, siccome già n’aveva fatto sperare alcune settimane prima. In quello scritto non era sfuggito qualche passo confidenziale evidentemente non destinato alla stampa. Ma – pensavo io – quelle poche parole potranno togliersi o mutarsi sulle bozze.

E tolte quelle parole, restava sempre un complesso di note, che mi pareva peccato non venissero alla luce, specie nel momento che una scuola non italiana con molta disinvoltura ha fatto sapere di volersi accingere a un lavoro sulla toponomastica italiana, come se finora nulla fosse stato fatto. 1) questa considerazione mi aveva anche fatto abbozzare alcune righe che qui le accludo e che, avuto il suo assenso, pensavo di porre innanzi al suo scritto, desiderando supremamente di veder vinta una malia che costringe all’inerzia tante nobili forze, e sperando ancora – lo dico francamente – che la volontà del MaestroGraziadio Isaia Ascoli (1829-1907) si pieghi all’amore dei discepoli e s’induca a riprendere risolutamente la direzione di un’impresa, che l’Italia attende dall’AscoliGraziadio Isaia Ascoli (1829-1907) e che non si può compiere senza di Lui.

il Suo div.divotissimo e aff.moaffezionatissimo

E. MonaciErnesto Monaci (1844-1918)

1) io non ho potuto trovare ancora la notizia sui giornali che ho alla mano; ma ricordo quanto Ella mi disse.