Roma 21 dicembre 1904
Mio Signore
Domenica passata il Presid. , dopo la seduta della Classe, mi chiamò in seno al Consiglio d’Amministrazione, affinché informassi i colleghi di tutti i precedenti che concernevano la faccenda della Toponomastica, e quando ebbi fatta la mia esposizione, tutti furono concordi nell’approvare che l’ assuma l’impresa purché Ella, anche da lontano, ne serbi la direzione; e si restò d’intesa che il Vicepres. si sarebbe poi abboccato con quei colleghi presenti in Roma che già altra volta Ella aveva designati per comporre la Commissione, e ciò allo scopo di concretare le proposte da farsi al Ministero. Questa riunione ebbe luogo jeri. Vennero il , il Conte , il Sen. , oltre il e me. Sulle prime, nessuno voleva far proposte finché fosse assente Lei. Poi riconobbero opportuno di cominciare a parlar della cosa. Il riassunse il Suo disegno quale Ella lo aveva tracciato nel , e dopo varie osservazioni si convenne di cominciare, com’è naturale dal lavoro di spoglio delle schede o buste del censimento, e il sen. s’incaricò di far fare un saggio da un impiegato di sua fiducia, per poter calcolare bene il tempo e la spesa che abbisognerà per questo lavoro. Chiese di poter disporre di una somma di lire cento per rimunerare l’impiegato che farà questo saggio, e il Conte volle mettere di suo quella somma a disposizione del Sen. . Si passò poi a parlare del segretario. Anche su ciò tutti furono concordi sulla designazione del . Un po’ di dissenso sorse sul momento in cui si dovesse chiedere il trasloco e il comando al Ministero, parendo a taluno che pel momento, finché cioè il Sen. farà fare lo spoglio e compilare le liste alfabetiche dei nomi, non ce ne sarebbe bisogno.
Ma poi tutti rimasero persuasi che la presenza del sarà opportuna fin dal principio dei lavori, e perciò si convenne che, non appena il Cons. di Presidenza dell’ avrà nominata la Commissione, questa inizierà le pratiche per chiedere al Min. il prof. .
Naturalmente la commissione sarà nominata nelle persone stesse che il riunì jeri. Ma per la regolarità della procedura accademica il . Dovrà farne la proposta formale al Cons. d’Amm.ñe, e ciò aspettiamo che si compia fra giorni.
Prima di separarsi i Colleghi incaricarono me di riferirle quanto sopra Le ho scritto, affinché Ella fosse informato subito di tutto, e, come vede, le cose seguitano a proceder bene.
Non appena ci sarà altro di nuovo, non mancherò di scriverle. Intanto gradisca i saluti i più affettuosi del Suo
PS. Dei ho ordinato, prossimamente,
che si tirino estratti in cento copie. Ma se
Ella desidera di averne un numero maggiore,
non ha che da scrivermi un cenno.
21 sera. – Cariss.° ; ecco le notizie,
con la preghiera della pronta restituzione
di q.ta lettera.