Graziadio Isaia Ascoli a Ernesto Monaci, 18 gennaio 1905

Informazioni sul documento

Trascrizione: Chiara Maria Calcagni

Codifica: Stefano Boschi

Data pubblicazione online: 6.4.2020

Riferimenti bibliografici: Chiara Maria Calcagni, Lettere scelte dal carteggio Ascoli-Monaci (1880/1906): trascrizione e commento, tesi di laurea, Sapienza Università di Roma, a.a. 2018-2019.

Collocazione: Archivio Monaci, Società Filologica Romana, presso il Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali, Sapienza, Università di Roma. Busta n. 1, fascicolo 49, lettera 141.

Contenuto: Si espongono le ragioni per cui non si è potuto recare a Roma secondo l’invito del Monaci.

Mittente: Graziadio Isaia Ascoli
Luogo di invio: Milano
Data di invio: 18.1.1905

Destinatario: Ernesto Monaci
Luogo di ricezione: ?
Data di ricezione: ?

Onorato e caro collega; sono pieno d’obblighi verso di Lei, e m’accorgo che le infinite occupazioni e distrazioni mi hanno portato a un ritardo scandaloso.

La ringrazio dunque, in primo luogo, delle pronte notizie che Le è piaciuto di darmi sulla salute del NigraCostantino Nigra (1828-1907). Non mancherò di inculcargli la prudenza, secondo ch’ella saviamente mi consiglia.

La prego poi di credermi conscio e penetrantissimo dell’assoluto mio dovere di prestarmi, secondo che danno le forze, all’opera della Toponomastica. E benché i miei familiari, stante il grande rigore della stagione, si opponessero alla mia partenza, io già mi accingeva ad obbedire al Suo invito, cui s’era anche aggiunto lo stimolo dell’inquietudine che mi veniva dalla letterina del NigraCostantino Nigra (1828-1907). Ma sopraggiunge un ostacolo morale, e spero che i colleghi mi possano scusare. Il TrombettiAlfredo Trombetti (1866-1929), cioè, che oggi, o domani, tiene la sua prolusione all’Università di BolognaUniversità di Bologna, viene appunto domenica, 22, a ripeterla al Circolo Filologico di MilanoCircolo Filologico di Milano; e io non mi son saputo sottrarre all’ufficio di presentarlo.

La seduta di febbraio è forse troppo lontana, ma io potrei anticipare. Tutti i colleghi sono in Roma, tranne il D’OvidioFrancesco D’Ovidio (1849-1925), il quale so che si è fatto un gran signore e può non badare alla piccola spesa del viaggio. Io d’altronde, se giovasse, mi potrei spingere insino al Vesuvio.

Jersera sono giunti i bellissimi Estratti, 25 in carta distinta e 25 in carta ordinaria. Non vorrei che l’abondanza dipendesse da uno sbaglio, al quale riparerei prontissimamente.

Senza colpa, né Sua, né mia, è incorso un errore, nella data da Bergamo, ch’era da Lei aggiunta sull’ultima prova. Abbiamo un 1902 in luogo del 1904; ed è un errore un po’ nojoso, poiché il 2 dice NasiNunzio Nasi (1850-1935), dove il 4 diceva OrlandoVittorio Emanuele Orlando (1860-1952). Nelle 50 copie da me ricevute, la correzione è già eseguita; e s’ottiene facilmente, bastando l’aggiunta di una piccola verticale e un colpettino alla gobbetta. Se poi la composizione fosse ancora in piedi, si potrebbe correggere al torchio.

Grazie dunque, grazie di tutto, e molte scuse per la fretta indecentissima

dall’aff.mo div.mo Suo

AscoliGraziadio Isaia Ascoli (1829-1907)