Roma, li 5 ottobre 1873
Mio egregio Signore ed amico
Tornato in Roma dopo un’assenza di quasi 3 mesi, trovo una sua lettera del 26 luglio; la quale per inavvedatezza
di chi si prendeva cura della mia corrispondenza, fu lasciata giacere qui in Roma tra le stampe, anziché essermi rimessa fuori colle altre
lettere siccome avevo disposto. Dolente di simile errore che certamente mi avrà fatto parere assai villano verso di Lei, La prego volermi perdonare quest’indugio nel risponderle,
che come Ella vede fu del tutto involontario.
La ringrazio di quanto si compiacque dirmi circa quei due di cui Le avevo parlato. Sentendo che
Ella aveva divisato di darli a luce per intero in un testo critico, m’auguro di vederla presto portare a compimento questo proposito; e se non isgradisse di pubblicarli nella mia
, ne sarei ben contento.
Se io Le mossi quella dimanda, ciò non deve punto rattenerla: anzi, le dirò francamente che gioverebbe al mio scopo che il lavoro fosse compiuto da lei. Sappia che da qualche tempo io
attendo alla compilazione di una ; compilazione per la quale raccolgo non solo il fiore
della nostra letteratura artistica, ma anche di quanto più notevole è stato prodotto nel campo della letteratura popolare
e dei dialetti fino al secolo XV; affinché pure coloro che si occupano delle lettere nostre con intenti scientifici abbiano un manuale siccome l’hanno coloro che le studiano
dal lato dell’arte.
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Volendo da luogo in questa raccolta anche alla letteratura, posi mente a quei ; i quali, per esser brevi,
mi permetterebbero di dare di questo genere anche qualche saggio completo, e non dei soli brani staccati come mi conviene fare per opere di maggior mole. Ciò premesso, Ella vede che ove essi fossero
già pubblicati da Lei, io ne avrei il vantaggio di non doverne punto curarne l’edizione, poiché mi limiterei (col suo permesso) a riprodurre la sua. Perciò io torno ad invitarla, anche
per un po’ d’egoismo, a far Lei questo lavoro, Lei che ha le mani in pasta e che potrà condurlo assai meglio che io non farei.
Ed ora che siamo a parlare di pubblicazioni, debbo dirle che con ogni probabilità un editore tedesco inizierà in Germania la stampa di una Altromanische Handbibliothek,
che conterrà una serie di edizioni critiche dei più antichi testi romanzi. dirigerà questa pubblicazione. Se Ella volesse alla
raccolta qualche volume curato da Lei, me lo dica che ne darò subito avviso allo , il quale mi ha incaricato di trovargli in Italia
qualche collaboratore sicuro, e mi segnalò particolarmente Lei. Le condizioni non sono ancora stabilite, ma si pensa di offrire 20 fr. per ogni foglio (in 8vo piccolo)
d’illustrazioni (introduzione, glossari ecc.), e 10 franchi per ogni foglio di testo. Tra qualche giorno riceverò la prova di stampa del suo articolo.
Nella speranza che Ella mi continuerà la sua benevolenza, mi ripeto. Suo aff.mo amico