Roma 27 Dicembre 1874
Mio carissimo amico
Grazie infinite delle tue lettere delle notizie che mi dici di te, e che ho desiderato da tanto tempo.
Grazie ancora delle generose lodi che prodighi sugli "".
L’è una roba un po’ curiosa, e fu nello studiarci intorno, che mi vennero tra mani tutte quelle altre materie da pubblicarsi:
un dì o l’altro che n’abbia il tempo ci tornerò sopra e le preparerò per la stampa: ma adesso ho già troppa carne alla pentola.
Della Caterina (nel ) mi scrisse il quando andai a Napoli,
ed io stesso ne feci l’inter-copia che mandai a lui nel Luglio scorso.
Col ecco come stanno le cose. Egli ha acquistato il diritto per una edizione del limitata a 500 copie.
Sarà una edizione diplomatica che riprodurrà il pagina per pagina, linea per linea con tutte le abbreviazioni e formerà perciò un grosso vol. in 4° di s in 6000 pag.
Il compenso è fissato in talleri 8 per ogni foglio di stampa in 4°, cioè 1 tallo per pagina, e questi dovevano pagarsi secondo il con/tratto, metà a Luglio, facendosi la pubblicazione del vol., e l’altra metà nel Gennaio 76.
In seguito però il , fosse un po’ preoccupato del preventivo sulle spese, mi ha chiesto di differire il pagamento dell’onorario dopo la vendita di 300 esemplari.
Non volendo parere né duro né babbeo, ho risposto che lasciavo tutto alla sua lealtà. Vedremo. Per mia parte sono pronto a tutto:
l’edizione del già due volte ordinata, prima dall’, e poi dall’,
era rimasta sempre in asso, ed io non sono stato mai più fortunato nel …
M’auguro che migliori condizioni trovi tu per il lavoro sull’.
Del resto, è quello un lavoro cui non può mancare assolutamente un bello onorario, essendo già troppo solida la reputazione che ti sei fatto e desideratissima l’opera mi ti aggiungi.
Dove io potessi giovarti e con e in altro modo, scrivi.
Sappi ancora che è molto in relazione con e a cui debbo l’averlo conosciuto io.
Fa buon anno, e pigliati un abbraccio di cuore del tuo affettuoso