Pio Rajna a Ernesto Monaci, 15 ottobre 1877

Informazioni sul documento

Trascrizione: Alessia Di Virgilio

Codifica: Susanna Casacchia

Data pubblicazione online: 20.3.2020

Riferimenti bibliografici: Alessia Di Virgilio, Carteggio Monaci - Rajna (1873-1877), tesi di laurea, Sapienza Università di Roma, a.a. 2018-2019.

Collocazione: Archivio Monaci, Società Filologica Romana, presso il Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali, Sapienza, Università di Roma. Busta n. 22, fascicolo 1095, lettera 38

Contenuto: Lettera di Pio Rajna a Ernesto Monaci del 15 ottobre 1877.

Mittente: Pio Rajna
Luogo di invio: Milano
Data di invio: 15.10.1877

Destinatario: Ernesto Monaci
Luogo di ricezione: ?
Data di ricezione: 16.10.1877

Carissimo MonaciErnesto Monaci (1844-1918)

Mando una lettera dietro alla cartolina; ed ecco la ragione. Vorrei sapere da te se ti sia mai occorso nelle tue ricevute un certo serventeseRuggieri Apugliese, Tant’aggio ardire e conoscenza., assai curioso, che io conosco da un codice, trascritto, per quanto pare a Stigliano, e che, insieme con l’altra roba, vorrei allestire per l’AnnuarioGiornale di filologia romanza, 1876-1883.. Eccotene il principio. Scrivo i versi in colonna, sebbene nel codice stiano di seguito: cosa che ha nuociuto non poco alla conservazione del testo originale:

tant’agio ardire et conoscenza, che do ali amici ben volienza, Et l’inimici tegno in temenza. Ad ogna cosa do sentenza, et agio senno et provedenza. In ciaschum misteri. Heo so bene essere cavaleri, ecc.

/ questi versi mi fan come l’affetto ch’io dovessi già prima averli letti, non so dove. Ma sarà un’illusione, prodotta da certi riscontri provenzali. Quel che non è di sicuro un’illusione, si è che qua e là ci sono passi maledettamente corrotti, da cui non so se mi riuscirà di levare i piedi. Prima di perdermi altro tempo, o di abbandonarti come disperati, ragion vuole ch’io creda se mai si possa avere agiuto d’altronde, anche a costo di romper le tasche a un amico. Bada per altro di non affaticarti a cercare: dimmi semplicemente se tra i tuoi appunti è menzionato per caso questa composizione. Non è difficile punto, trattandosi di roba che par composta nelle province meridionali, che non esistono altre copie, all’infuori di quella che ha servito a me.

Se un articolo breve ti fa più comodo che un lungo, darò una canzone di Antonio da FerraraAntonio da Ferrara, in una lezione che a me par veramente originale e che giova a rischiarare le condizioni della lingua scritta nel secolo XIV. E se mai, per la difficoltà delle illustrazioni necessarie, / dovrò indugiare la pubblicazione del serventeseRuggieri Apugliese, Tant’aggio ardire e conoscenza., e in grazia sua anche di un cantare che gli dovrebbe far da compagno, manderò certi favole in francesePio Rajna, Frammenti di favole francesi, 1878., tratti da un ms. ambrosiano, insieme con un’introduzione che ha tutti i difetti, salvo quello d’esser troppo breve. A quest’ultima scelta mi appiglierò peraltro solo in caso di assoluta necessità, giacché questo lavoro era già da un pezzo destinato alla ZeitschriftZeitschrift für romanische Philologie, 1877-..

E fin dal Luglio si trovava sotto fascia e stava per partire, quando mi accorsi di certi riscontri, che mi costringevano a ripigliare fra le mani l’introduzione, e a procurarmi nuovi materiali.

Scusa la seccatura, e vogli bene Al tuo aff.mo

P. RajnaPio Rajna (1847-1930)