Graziadio Isaia Ascoli ad Ernesto Monaci, 22 luglio 1902

Informazioni sul documento

Trascrizione: Chiara Maria Calcagni

Codifica: Virginia Machera

Data pubblicazione online: 3.4.2020

Riferimenti bibliografici: Chiara Maria Calcagni, Lettere scelte dal carteggio Ascoli-Monaci (1880/1906): trascrizione e commento, tesi di laurea, Sapienza Università di Roma, a.a. 2018-2019.

Collocazione: Archivio Monaci, Società Filologica Romana, presso il Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali, Sapienza, Università di Roma. Fascicolo 49, busta 1, lettera CVII

Contenuto: Ascoli chiarisce a Monaci la sua posizione politica in merito alla Commissione per la toponomastica e manifesta le sue riserve sulla pubblicazione del saggio.

Mittente: Graziadio Isaia Ascoli
Luogo di invio: Milano
Data di invio: 22.7.1902

Destinatario: Ernesto Monaci
Luogo di ricezione: Roma
Data di ricezione: ?

Onorato e caro collega; di ritorno da una breve escursione, leggo la sua lettera del 16, che è degna di Lei. Ed è superfluo dire, che in massima io non dissento dal parere Suo ed anzi mi sarebbe di grande consolazione l’uniformarmici; ma devo pur pregarla che voglia ascoltare qualche obiezione che per ora m’insorge

Il PullèFrancesco Lorenzo Pullè (1850-1934), che io aveva ripetutamente esortato a prosciogliere il MinistroNunzio Nasi (1850-1935) da ogni impegno con lui contratto, tacque a lungo e più per telegrafarmi, il 12 di questo mese, da San-Piero-a-Lieve [sic: San-Piero-a-Sieve], quanto segue:

= vostre lettere, telegramma, giacinti, mia assenza Bologna. Prememi anzitutto giustificare ritardo. _ Scriverò. =

Era egli in campagna o diretto a Bologna:

= Pregovi non iscrivermi. Il protocollo è per me assolutamente chiuso. =

Dal Ministero, nulla io più riseppi, e tanto meno dal PullèFrancesco Lorenzo Pullè (1850-1934). Quale è dunque la mia posizione? Il MinistroNunzio Nasi (1850-1935) sa che io mi sono ritirato dalla CommissioneCommissione per la Toponomastica che gli era stata d’accordo proposta, e che appunto mi ritiravo, o ci rinunziavo, perché egli s’era obbligato a intrudervi il PullèFrancesco Lorenzo Pullè (1850-1934), obbligo di cui ho motivo di crederlo pentito.

Egli forse esita ancora. E se noi intanto, ribellandoglisi in qualche modo, tentassimo di far senza di lui, in che cosa veramente riusciremmo? Occorrerebbe, in primo luogo, un nuovo consentimento dei membri della CommissioneCommissione per la Toponomastica, e chi lo sollecita e con quanta speranza? Ma occorrerebbe soprattutto una gagliarda cooperazione della PresidenzaPasquale Villari (1826-1917) LinceiReale Accademia dei Lincei, e chi la sollecita e con quanta speranza? La lotta con il Ministero importerebbe d’altronde la perdita assoluta d’ogni contributo erariale, e ce ne deriverebbe una responsabilità tutt’altro che lieve.

Eccole, in breve, le mie difficoltà, e sarei ben lieto se Ella finisse di persuadermi che sieno illusorie. Intanto le chiedo scusa della sconnessione con cui mi tocca di scriverle e sono, col sentimento ch’Ella sa,

div.modivotissimo e aff.moaffezionatissimo Suo

G. I. AscoliGraziadio Isaia Ascoli (1829-1907)